Non so cosa fare di questo blog. Onestamente, non credo nemmeno che
sia un blog. È un posto (virtuale) dove nel corso degli ultimi due anni ho
pubblicato alcune cose che ho scritto; per la gran parte poesie, qualche
racconto, qualche porcheriola che ho scritto per l’università, il tutto tra
alti e bassi in termini di qualità, molte ingenuità ed errori e – spero –
qualche cosa ben scritta. Al giorno d’oggi, una discreta quantità di
sconosciuti finisce qua cercando su google Torquato Tasso o Virginia Woolf,
Michail Bachtin, Dostoevskij, Simone de Beauvoir. Non so se continuare a
pubblicare qui ciò che scrivo, per la semplice ragione che mi sembra abbastanza
inutile. Forse – non lo so – sarebbe meglio iniziare a raccogliere un po’ di
roba, lavorarci a lungo e con impegno, e poi pubblicarla in maniera più “seria”
e tradizionale. Forse è così, ci penserò.
In questo momento, come avrete capito, l’incertezza mi domina – per ora
mi piacerebbe solamente che questa specie di blog (che non è un blog, no) fosse
letto come un libro; una raccolta, insomma, per quanto caotica e disomogenea.
Un piccolo svantaggio è che per leggere dall’inizio si dovrebbe – di fatto –
partire dal fondo: ma non è così importante, spesso infatti io stesso ho
violato l’ordine cronologico pubblicando più tardi robe scritte in precedenza, dimenticate
e riscoperte nel mio computer oppure semplicemente rimandate tra esitazioni e
correzioni; inoltre non esiste quasi mai una trama da seguire tra un post e
l’altro. Il grosso pregio è che è gratis e che è su internet, per cui nessuno
dovrà mai alzare dalla sedia le più nobili parti del proprio corpo al fine di
accedere a tutto questo.
P.S.: il titolo di questo non-blog non ha niente a che vedere con il romanzo omonimo di David Malouf. Non so di cosa parli, non l’ho nemmeno letto. Il titolo “Verso Mezzanotte” ho scelto di impiegarlo alla fine dell’estate del 2010, quando non avevo nemmeno mai sentito nominare il romanzo in questione, per pura coincidenza.
P.S.: il titolo di questo non-blog non ha niente a che vedere con il romanzo omonimo di David Malouf. Non so di cosa parli, non l’ho nemmeno letto. Il titolo “Verso Mezzanotte” ho scelto di impiegarlo alla fine dell’estate del 2010, quando non avevo nemmeno mai sentito nominare il romanzo in questione, per pura coincidenza.
Ottobre 2012
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